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SICILIA
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NOTIZIE DAL TERRITORIO
Storia del Movimento dei Cursillos de Cristiandad in Sicilia
Ragusa 15/18 settembre 1971: arriva in Sicilia uno strumento che vuole trasformare la società di una terra martoriata da mille contraddizioni e da mille problemi, una società che concedeva sempre meno spazio ai criteri evangelici.
Si era di fronte ad un cristianesimo sempre meno penetrante, pertanto si comprendeva che non si poteva continuare ad occuparsi soltanto di coloro che facevano ricorso alle strutture pastorali, ma bisognava fermentare gli ambienti, specie i più lontani, dal di dentro, mettendo l’uomo in un atteggiamento di ricerca, di rinnovamento, di comunione, attraverso la presenza in tutti gli ambienti di veri leaders.
Il Cursillo è arrivato in Sicilia ed è stato un dono di Grazia che il Signore ha fatto a noi. Oggi è una forza viva su cui Cristo può contare per far circolare la linfa vitale della Grazia nelle famiglie e nella società.
Il primo Cursillo in Sicilia, in diocesi di Ragusa, venne preparato e condotto da una equipe venuta da Roma, guidata dall’entusiasmo di Lino Cicogna, rettore, e di don Wladimiro Rocchi, Direttore Spirituale. Ma il “grazie” più grosso va detto a Mons. Carmelo Ferraro, allora arciprete a Vittoria, che accolse con entusiasmo questo Movimento, intuendo che esso poteva consentire l’evangelizzazione dei più lontani dalla vita della Chiesa, e in particolare degli uomini, che nella tradizione culturale siciliana difficilmente mettevano piede in Chiesa. Mons. Ferraro, divenuto qualche anno dopo Vescovo, è stato il diffusore più convinto di questo nuovo strumento pastorale. Grazie a lui il MCC ha potuto approdare prima a Vittoria, nella diocesi di Ragusa, e poi da lì espandersi in quasi tutta la Sicilia.
Al primo rientro, svoltosi a Vittoria, vennero un centinaio di fratelli romani per accogliere i partecipanti a quel 1° Cursillo della diocesi di Ragusa.
Dopo 30 anni, grazie al Signore, dopo una serie di “carambole”, il MCC è presente in Sicilia in 9 Diocesi su 18: Ragusa, Palermo, Catania, Monreale, Siracusa, Patti, Nicosia, Caltagirone, Agrigento. Ecco qui uno schema dei “lanci” effettuati e della situazione attuale del MCC nelle diocesi siciliane:
15/18 Settembre 1971 = 1° Cursillo a Ragusa
Rettore: Lino Cicogna
Direttore Spirituale: Don Wladimiro Rocchi
Sono stati celebrati 67 C.U. e 45 C.D. – N. 6 Ultreyas
Circa 4000 partecipanti.
1975 = Ragusa “lancia” Palermo
Rettore: Filippo Mangione
Dir. Spirituale: Mons. Carmelo Ferraro
Sono stati celebrati 41 C.U. e 38 C.D. – N. 1 Ultreya
Circa 2500 partecipanti.
1977 = Ragusa “lancia” Catania
Rettore: Peppino Micieli
Dir. Spirituale: Don Francesco Vicino
Sono stati celebrati 43 C.U. e 21 C.D. – N. 1 Ultreya
Circa 1800 partecipanti.
1980 = Palermo “lancia” Monreale
Rettore: Ignazio Caramma
Dir. Spirituale: Don Nino Porcaro
Sono stati celebrati 23 C.U. e 20 C.D. – N. 3 Ultreyas
Circa 1200 partecipanti.
1983 = Ragusa “lancia” Siracusa
Rettore: Peppino Micieli
Dir. Spirituale: Don Francesco Vicino
Sono stati celebrati 30 C.U. e 15 C.D. – N. 5 Ultreyas
Circa 1100 partecipanti.
1983 = Palermo “lancia” Patti
Rettore: Armando Ferrera
Dir. Spirituale: Don Salvatore La Sala
Sono stati celebrati 30 C.U. e 16 C.D. – N. 2 Ultreyas
Circa 1300 partecipanti.
1986 = Catania “lancia” Nicosia
Rettore: Enzo Messina
Dir. Spirituale: P. Emilio Manitta
Sono stati celebrati 17 C.U. e 10 C.D. – N. 5 Ultreyas
Circa 900 partecipanti.
1991 = Ragusa “lancia” Caltagirone
Rettore: Salvatore Garofalo
Dir. Spirituale: Don Salvatore Puglisi
Sono stati celebrati 18 C.U. e 10 C.D. – N. 2 Ultreyas
Circa 900 partecipanti.
1995 = Monreale “lancia” Agrigento
Rettore: Enzo Giamportone
Dir. Spirituale: fra Angelo fmr
Sono stati celebrati 11 C.U. e 11 C.D. – N. 3 Ultreyas
Circa 900 partecipanti.
In totale circa 15.000, fratelli sorelle e sacerdoti, hanno partecipato ad un Cursillo in Sicilia.
Sono in cantiere lanci: a Noto da parte di Ragusa e a Trapani da parte di Palermo.
Ognuno di questi lanci ha dietro le spalle sacrifici grandi, lavoro di preparazione, notti insonni e Km percorsi sempre con entusiasmo, ardore, gioia, condivisione, perché Cristo conta su di noi per ricondurre a Lui tutti. Molti gli ostacoli e gli scoraggiamenti, gli intoppi, ma… moltissime le intendenze, le preghiere che hanno fatto sì che il Signore elargisse tanta Grazia e tanta fede e per conseguenza tanta gioia per il raggiungimento degli obiettivi proposti…
E’ questa la storia favolosa di 30 anni di Grazia, legati al MCC, la storia del Risorto che con la potenza dello Spirito Santo ha trasformato i nostri cuori, le nostre anime, purificate da bagni di lacrime… lacrime di gioia dovute all’incontro con Lui, dopo essere stati per tanto, troppo tempo lontani dalla Sua casa.
Il MCC è presente qui, nella nostra Sicilia, con i suoi limiti, i suoi difetti, con tutti gli errori che gli uomini sono capaci di portare anche nelle idee più luminose e nelle ispirazioni più limpide.
Trent’anni di presenza del Movimento dei Cursillos de Cristiandad in Sicilia hanno fatto la storia della Grazia di Dio che ha conquistato i nostri cuori, li ha trasformati, li ha santificati, li ha umanizzati, li ha divinizzati e li ha portati a gridare a tutti che Cristo è risorto e che ci ama.
E’ una storia fatta di gioia, di entusiasmo, di fraternità vera; di emozioni, di crescita interiore e di apostolato missionario in tutti gli ambienti, fatta di contatti umani e di contagi forti, da fratello a fratello, da cuore a cuore, da persona a persona. Così i gruppi di ambiente si moltiplicano dappertutto come una grande “alluvione” e diminuisce la titubanza per dar posto all’audacia.
E’ una storia fatta di esperienze di vita, ricca di amore, di carità, di aiuto vicendevole, di speranza, di fede viva, che ha prodotto tanto bene con costanza e senza fare troppo rumore.
Oggi siamo chiamati a prendere coscienza dei doni ricevuti e vogliamo portare frutti sempre più abbondanti e così portare il Vangelo fino all’ultimo angolo della nostra terra. Non possiamo addormentarci, non possiamo tardare, in una terra tormentata e difficile come la nostra, fatta di crisi di valori e di ataviche certezze e altrettante manifestazioni di coraggio e di forza; non possiamo tardare ad essere parte viva di fermenti portatori di grazie e di doni.
Lo vogliamo tutti con fermezza, ma con umiltà e dolcezza, con delicatezza, ma con coraggio… Vogliamo tutto questo, vogliamo che quel rigagnolo che 30 anni fa bagnava la Sicilia, diventi una vera alluvione benefica.
Un sogno è nei nostri cuori: Un giorno qualcuno potrà dire «La Sicilia… in Sicilia la gente si ama, perché il Signore ha voluto così».
Enzo Giamportone