De Colores
Il De colores era uno dei tanti canti che venivano intonati per distendere l'atmosfera durante i corsi. Si trattava di motivi facili da cantare in gruppo… Apparve chiara l'analogia tra il testo e l'azione della Grazia, che consentiva di "vedere con occhi nuovi le cose di ogni giorno", illuminando con la Sua luce la nostra vita ed evidenziando la bellezza multicolore del creato.
Il De colores venne cantato per la prima volta in un Cursillo nel 1948, ma soltanto dal 1951 è diventata l'elemento caratterizzante e l'inno, non ufficiale, del Movimento. Va segnalato che una parte del testo originale, che inneggiava alle belle donne, fu modificata per rendere il canto più adeguato ai sacerdoti presenti ai ritiri. Si creò un nuovo gergo, tipico dei cursillisti: Il Padrone o il Capo" (Il Signore), le Intendenze, "Farsi la barba" (confessarsi), "Fare la cravatta" (convincere qualcuno a partecipare ad un Cursillo), "Stare a colori" (essere in Grazia).
Di Colori,
di colori si vestono campi nella primavera,
di colori,
di colori sono gli uccellini che vengono da lontano,
di colori,
di colori è l'arcobaleno che vediamo splendere...
Rit.
E per questo i grandi (coraggiosi) amori
di tanti colori piacciono a me.
Di Colori,
di colori brillanti e sottili si riveste l'aurora,
di colori,
di colori sono i mille riflessi che il sole custodisce
di colori,
di colori si veste il diamante che vediamo brillare...
Rit.
E per questo i grandi (coraggiosi) amori
di tanti colori piacciono a me.
Canta il gallo,
canta il gallo con il kiri-kiri, con il kiri-kiri
la gallina,
la gallina con il kara-kara, con il kara-kara,
i pulcini,
i pulcini con il piu-piu con il piu-pao...
Ma che confusione
con il kiri-kiri, con il kara-kara
con il piu-pao! (BIS)